Citazione a mente di coloro che desiderano riconoscere i bisogni essenziali che l’individuo esprime nella società (e verso la società), tra libertà e giustizia.
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«Perciò tre sono i bisogni costitutivi dell’individuo contemporaneo: il bisogno dell’eguaglianza, il bisogno dell’amicizia, il bisogno della speranza. Tutti e tre i bisogni costituiscono il contenuto concreto e pratico, da cui nascono tutti i movimenti contemporanei, e determinano il contenuto dell’idea di libertà, che l’individuo contemporaneo ha nell’animo, e dell’idea di giustizia che egli vorrebbe fosse realizzata nei fatti. Come sempre libertà e giustizia si concretano nelle coscienze secondo le profonde esigenze e i profondi bisogni che queste avvertono nello slancio verso il proprio destino. La libertà dell’individuo contemporaneo consiste nell’essere posto in condizioni di appagare questi tre bisogni; l’individuo è veramente libero, se riesce a crearsi le condizioni di appagare questi tre bisogni. E il mondo che i suoi sforzi costruiscono, è giusto, se è costituito e costruito in modo che questi tre bisogni possano essere appagati. La libertà per essere libera ha bisogno di costruirsi un mondo nel quale questi tre bisogni siano appagati, vale a dire vuole un mondo giusto; il mondo per essere giusto deve essere costruito in modo che i tre bisogni possano essere appagati, vale a dire deve essere un mondo libero. Libertà e giustizia acquistano un contenuto concreto, conforme e correlativo al valore centrale scoperto nella vita dell’individuo, nelle sue condizioni elementari e fondamentali; e perciò si identificano con l’appagamento dei tre bisogni».
(G. CAPOGRASSI, Su alcuni bisogni dell’individuo contemporaneo, in «Rivista Internazionale di Filosofia del diritto», 1955, IV, ora anche in ID., Incertezze sull’individuo, Giuffrè, Milano 1969, p. 211).