Citazione a mente di coloro che nutrono oggi
l’imperituro fascino di sfumare la giustizia
nel diritto e questo nella legge.
(da W. Shakespeare, The Merchant of Venice)
NERISSA
È bene che facciate tale offerta alle sue spalle, se no questo augurio vi creerebbe dei guai a casa.
SHYLOCK
Eccoli i mariti cristiani! Io ho una figlia; fosse stato suo marito uno della stirpe di Barabba, piuttosto che un cristiano.
Perdiamo tempo, procedi alla sentenza.
PORZIA
Una libbra della carne di quel mercante è tua, la corte l’aggiudica, e la legge l’assegna.
SHYLOCK
Giustissimo giudice!
PORZIA
E tu devi tagliare questa carne dal suo petto, la legge lo concede, e la corte l’aggiudica.
SHYLOCK
Dottissimo giudice! Che sentenza! Vieni, preparati!
PORZIA
Aspetta un momento, c’è qualcos’altro: questa obbligazione non ti concede neanche una goccia di sangue; le parole icono espressamente "una libbra di carne". Prendi dunque la tua penale, prendi la tua libbra di carne, ma se, nel tagliarla, versi una goccia di sangue cristiano, le tue terre e i tuoi averi sono, per le leggi di Venezia, confiscati dallo stato di Venezia.
GRAZIANO
O retto giudice! Osserva, ebreo. O dotto giudice!
SHYLOCK
È questa la legge?
PORZIA
Vedrai tu stesso il testo, perché, dato che esigi giustizia, sta’ certo che avrai più giustizia di quanta ne desideri.
GRAZIANO
O dotto giudice! Osserva, ebreo, che dotto giudice!
SHYLOCK
Accetto quest’offerta allora. Pagate il debito tre volte e lasciate andare il cristiano.
BASSANIO
Ecco il denaro.
PORZIA
Piano!
L’ebreo deve avere completa giustizia. Piano, niente fretta! Non deve avere nient’altro che la penale.
GRAZIANO
O ebreo! Un retto giudice, un dotto giudice!
PORZIA
Quindi preparati a tagliare la carne.
Non versare sangue e non tagliarne né più né meno di una libbra esatta di carne. Se ne prendi più o meno di una libbra esatta, fosse solo quel tanto che la renda più leggera o più pesante della ventesima parte d’un misero grammo, o d’una frazione di quella, o meglio se la bilancia pende della misura di un capello, tu muori, e tutti i tuoi beni sono confiscati.
GRAZIANO
Un secondo Daniele! Un Daniele, ebreo! Ora, infedele, ti ho messo sotto!
PORZIA
Perché si ferma l’ebreo? Prenditi la penale.
SHYLOCK
Datemi il mio capitale, e lasciatemi andare.
BASSANIO
L’ho pronto per te, eccolo.
PORZIA
Egli l’ha rifiutato davanti alla corte, ora avrà solo giustizia e la sua penale.
GRAZIANO
Un Daniele, torno a dire, un secondo Daniele! Ti ringrazio, ebreo, per avermi insegnato la parola.
SHYLOCK
Non devo avere neppure il mio capitale?
PORZIA
Tu non devi avere altro che la tua penale, da prendere a tuo rischio, ebreo.
SHYLOCK
Beh, allora il diavolo glielo faccia godere! Non resterò a far questione.
PORZIA
Aspetta, ebreo, la legge ti tiene ancora in pugno.
È stabilito nelle leggi di Venezia che se è provato contro uno straniero che, con mezzi diretti o indiretti, egli attenta alla vita di un cittadino, la persona contro cui egli ha tramato entrerà in possesso di metà dei suoi beni, l’altra metà va alle casse dello stato, e la vita del reo è alla mercé del doge soltanto, escluso ogni altro appello. In questa situazione io dichiaro che tu ti trovi, perché risulta manifesto dalla tua azione che, indirettamente, e direttamente anche, tu hai tramato contro la vita stessa del convenuto e sei incorso nel danneggiamento sopra da me recitato. Giù, dunque, e supplica clemenza al doge.
GRAZIANO
Supplica di aver licenza d’impiccarti, anche se, confiscata la tua ricchezza dallo stato, non ti resterà di che comprarti una corda, e finirà che dovrai essere impiccato a spese dello stato.
DOGE
Perché tu veda la differenza del nostro animo, ti faccio grazia della vita prima che tu lo chieda. Metà della tua ricchezza va ad Antonio, l’altra metà viene allo stato, ma la tua umiltà può mutare la confisca in un’ammenda.
PORZIA
Sì per lo stato, no per Antonio.
SHYLOCK
No, prendetemi la vita e tutto, non fatemene grazia! Mi prendete la casa, quando mi prendete la trave che sostiene la mia casa; mi prendete la vita quando mi prendete i mezzi con cui vivo.
PORZIA
Quale clemenza potete concedergli, Antonio?
GRAZIANO
Un capestro gratis, nient’altro, perdio!
ANTONIO
Se piace al mio signore il doge, e alla corte, di condonare l’ammenda per metà dei suoi beni, io ne sono contento. Ma egli mi lasci l’altra metà in usufrutto, da consegnare, alla sua morte, al gentiluomo che gli ha di recente rapito la figlia. Altre due condizioni per quest’atto di clemenza: che egli si faccia subito cristiano, e che firmi, qui dinanzi alla corte, un atto di donazione per cui, alla sua morte, ogni suo bene andrà al suo nuovo figlio Lorenzo e a sua figlia.
DOGE
Egli lo farà, altrimenti revoco la grazia che ho appena pronunciato.
PORZIA
Ti accontenti così, ebreo? Che ne dici?
SHYLOCK
Mi accontento.
PORZIA
Scrivano, stendi un atto di donazione.
SHYLOCK
Vi prego di darmi licenza di andar via di qui, non sto bene; mandatemi l’atto, e io lo firmerò.